VOCI DI FUTURO

VOCI DI FUTURO

 

Ogni anno partecipare ad Interno verde è un’emozione!

La settimana prima dell’inizio è solo il culmine frenetico di una progettualità che si sviluppa lungo tutto l’anno, per mostrare al meglio il chiostro di Casa Betania e tutte le attività che vi si svolgono.

Quest’anno accostata alla ciclicità del giardino che cresceva e cambiava, è stata allestita una mostra di fotografia sull’immaginario rispetto al futuro realizzata dai giovani sia volontari sia accolti nella struttura, per concludere i ritratti dei bambini creati da un operatore del centro di accoglienza.

Il sabato è stato dedicato anche alla lettura. Il mattino sono state raccontate storie tratte dal libro “Storie dal Mondo” (che è possibile trovare in versione scritta e audiolibro sul nostro sito Storie dal Mondo), mentre il pomeriggio si è svolta la lettura di poesie di Emily Dickinson e Friedrich Holderlin di fronte ad un emozionato pubblico.

Durante l’apertura qualcuno, fermandosi sotto le finestre del primo piano della struttura, ha potuto ascoltare le ragazze cantare con bellissime voci…

Luogo di incontri e di crescita, il Chiostro di Casa Betania è da sempre uno spazio dove persone e storie provenienti da tutto il mondo si fondono con la tradizione, affondando profonde radici nella terra di questo luogo ed impregnando i muri di nomi, parole e racconti, che rendono vivi i mattoni scaldati dal sole.

Tra gli archi risuonano i canti che accompagnavano dal 1477 il lavoro dei Canonici Regolari di Sant’Agostino. Nel 1848 si aggiunsero le ninna nanne delle balie quando divenne un ricovero per bambini abbandonati, dal 1867 si sono aggiunte le filastrocche dei bambini quando venne trasformato da Luisa Grillenzoni in asilo infantile vero e proprio. Nel 1986 con la nascita di Casa Betania sono tornate le preghiere delle suore nigeriane residenti nella struttura e poco dopo si aggiunse la musica degli studenti stranieri meno abbienti dell’ateneo estense e i volontari del servizio civile.

Dal 2014 ad oggi, trasformata la struttura in centro di accoglienza, nel chiostro risuonano le canzoni delle madri ai loro bambini provenienti da tutto il mondo che si appoggiano come più recente nutrimento tra le piante del chiostro. L’armonia che ne risulta è un intreccio di storie e passeggiando  per il sentiero a croce non si riesce a rimanere indifferenti. Raggiungendo il pozzo al centro, il riflesso che l’acqua ci restituisce è inevitabilmente arricchito, lasciamo un pezzetto della nostra storia e ci portiamo via un frammento di quell’armonia che lo attraversa.