Michele per le colazioni: un ex dirigente d’azienda nella cucina Caritas
Da un mese Michele Balboni (ex dirigente di ACFT, AMI, AFM – Farmacie Comunali) ogni martedì è volontario nella mensa in via Brasavola
È un volto noto in città Michele Balboni. Una vita, la sua, spesa come dirigente d’azienda, alla guida, fra l’altro, nel mondo del trasporto pubblico, prima di ACFT poi di AMI, e per due anni di AFM – Farmacie Comunali Ferrara. Tanguero, scrittore – è autore di alcuni romanzi -, dal 1° gennaio 2023 sta sperimentando la sua nuova vita da pensionato. Ma, a differenza di altri, ha deciso di non continuare il proprio impegno lavorativo attraverso collaborazioni, ma di provare se stesso in un’esperienza radicalmente nuova.
Anche per questo, da circa un mese, ogni martedì mattina dalle 7.15 alle 9.15 lo si può trovare impegnato a preparare le colazioni per la nostra mensa di via Brasavola. Innanzitutto, ci spiega, «nel mio ambito aziendale e gestionale ho pensato fosse giusto lasciare spazio ad altri». E poi – il motivo principale – «è che da un po’ sentivo il desiderio di impegnarmi nel volontariato, di aiutare le persone in modo concreto, nella maniera più umile possibile». Tagliando il pane, preparando il latte e i caffè, stando in cucina, dietro le quinte.
Ma come si passa da dirigente a volontario nella mensa Caritas? «Per me che vengo dal mondo delle aziende, è importante il riconoscimento del bisogno del cliente o utente. Nel mondo del volontariato, invece, com’è naturale, si parla di “beneficiari”: l’attività deve dare un beneficio, un vantaggio a chi lo riceve». Un vantaggio per la persona bisognosa, si badi bene, «non solo materiale ma di riconoscimento, di affiancamento, perché si possa sentire parte di una collettività più ampia». Non va, quindi, dato loro solo la colazione ma vanno «riconosciute nella propria dignità». Lo stesso vale nel rapporto con gli operatori e gli altri volontari: «rispetto al mio passato, è normale ci siano meno gerarchie e siano richieste una delicatezza e un’attenzione diverse».
Inoltre, Michele partecipa al corso di formazione che si svolge presso il CSV, dove i diversi Centri di ascolto condividono le proprie esperienze. Un passaggio importante, questo, per rafforzare maggiormente l’impegno concreto in termini di consapevolezza. Un’ulteriore dimostrazione dell’umiltà necessaria per calarsi in questo suo nuovo servizio.